Il Grido Festival: si parte con Adam Beyer, Alan Fitzpatrick e Ida Endgberg
Inserito da admin il 2 Ago 2013 | Nella categoria LiveNews | Ci sono 0 Commenti
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Domenica 4 agosto prenderà il via la sesta edizione de “Il Grido”, festival multimediale, nel quale confluiscono più forme di comunicazione, quali lo spettacolo, la danza, le arti figurative e la musica. Queste arti, dunque, vengono messe in luce con frontiere eteree, con confini che si fondono tra loro, attraverso musica che rappresenta il il trade d’union di tali forme. Inoltre, questa manifestazione punta a far conquistare una dimensione artistica sempre maggiore al movimento musicale pugliese. In questo festival ci si immerge in un’esperienza sensoriale unica e coinvolgente, dove l’utente è circondato da videoinstallazioni, che si mescolano in modo naturale alle coreografie che fanno da sfondo ai movimenti fluenti della danza, sprigionata dalla musica.

“Il Grido”, per questa nuova edizione proporrà ben nove date, dal 4 al 18 agosto, ognuna con la partnership di importanti progetti del clubbing internazionale, nelle quali presenterà un parterre d’artisti d’eccezione. Location della manifestazione, come sempre sarà il di , uno splendido complesso di oltre 30.000 mq di cui 20.000 interamente dedicati all’intrattenimento.


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In questa prima serata si esibiranno i djs della Drumcode recording, etichetta discografica svedese, fondata e diretta da . È una label che concentra la sua attenzione sui produttori locali, sin dal primo lavoro, datato 1996.  In consolle tre dj: Il boss dell’etichetta, e Ida Endberg.

Adam Beyer, proveniente dalla Svezia, paese che può vantare i natali dei alcuni dei più importanti dj e produtori della scena della musica elettronica attuale, si è dedicato al mondo affascinante del ritmo molto presto, dopo aver suonato la batteria da adolescente la sua passione è passata ai piatti. Nel 1990 ha comprato il suo primo set di piatti ed ha cominciato mettendo hip-hop, hip-house, acid e techno. Il suo stile nel tempo si è perfezionato e si è sviluppato al punto che l’ha condotto nell’arena mondiale della techno.

Sicuramente uno dei più brillanti dj del momento è Alan Fitzpatrick, tra le punte di diamante di della Drumcode, sebbene non sia svedese. Le sue sonorità accarezzano la tech-house tanto quanto il suo inconfondibile stampo techno, il tutto sempre ben condito da un bel “basso”, che caratterizza il suo sound e dai suoi loop-tormentoni che accompagnano le sue tracce. Il ragazzo originario di Southampton, in Inghilterra, inizia a produrre da giovane, insieme a Dave Robertson, fin quando Adam Beyer non si innamora di tutti i suoi pezzi, pubblicandoli e inserendolo nel clubbing mondiale.

Svedese è invece Ida Endberg, che ha ottenuto il successo mondiale con “Disco Volante”, prodotto nel 2007 sull’etichetta Pickadoll. Nata in un sobborgo di Stoccolma, ne ha assimilato da subito l’elegante spigolosità sonora ed il suo profilo è cresciuto negli ultimi anni senza montature o smancerie, senza puntare sulla sua immagine sinuosa e sul suo fascino nordeuropeo, quanto piuttosto sul suo sudore ed impegno a testa bassa, sulla determinazione per la crescita della sua carriera, che l’ha portata al massimo livello di Tech House. Oggi è richiesta nei Festival più importanti del mondo, dal Detroit Electronic Music Festival al  Tomorrowland in Belgio, dalla Dance Valley ad Amsterdam al Sunday School for Degenerates a Miami.

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