Canzoniere della Morte – ricordo di Salvatore Toma
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Quando: 17/03/2017 ore 20:30
Prezzo ingresso: 7 euro




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Ricordare Salvatore Toma, a 30 anni dalla sua morte, è festeggiare il “piacere dell’intelligenza”, quel piacere tipicamente salentino della creazione immediata, estrosa, ironica. La sua biografia non conta fatti eclatanti, ma atti poetici importanti… questo sì. I motivi della morte, del sogno e della natura sono certo ricorrenti, come rivelano le tre sezioni del Canzoniere della morte, ma c’è un elemento nella poesia di Toma in continuo fermento: il tratto farsesco e burlone che fa scivolare nel gioco la materia poetica e la vita.

I versi poetici di Salvatore Toma, accompagnati dalla forza espressiva della musica scritta per l’occasione da Vito Cataldi, Giuseppe Gigante e Luigi Maci, docenti del Tito Schipa, e da Daniela Monteduro, docente presso il Conservatorio di Matera, saranno proposti in una lettura onirica densa di toni ambrati e nuove sfumature espressive, in una formazione di grande forza espressiva e di coinvolgente sentimento.  Un’interpretazione del tutto originale della “musica” contenuta nei versi, attraverso la creazione di un percorso policromo ricco di suggestioni melodiche e timbriche alquanto nuove.

Salvatore Toma nasce a Maglie nel Salento nel 1951, da una famiglia di fiorai. Frequenta il liceo classico, ma non prosegue gli studi, anche se coltiva da autodidatta le materie che più gli interessano: letteratura e ovviamente poesia. Vive nella tenuta dei genitori occupandosi della campagna e trascorrendo ore in un bosco di querce, “le Ciàncole”, appostato comodamente sui rami di un grande albero. Pubblica (dal 1979 al 1983) sei raccolte di poesie, rispettivamente: Poesie, Ad esempio una vacanza, Poesie scelte, Un anno in sospeso, Ancora un anno e Forse ci siamo.
La sua morte prematura, avvenuta quando aveva appena trentacinque anni viene, da alcuni, attribuita al suicidio, in realtà sembra sia sopraggiunta per un uso eccessivo di alcolici, per cirrosi epatica. La sua notorietà deriva dalla pubblicazione della raccolta di poesie Canzoniere della Morte (Einaudi 1999), a cura della filologa Maria Corti.
Dopo la scomparsa della Corti, avvenuta nel 2002, la poesia di Toma rischiava di essere definitivamente dimenticata. Un folto gruppo di intellettuali meridionali promosse una raccolta di firme per chiedere la ristampa del volume al tempo esaurito, tentando anche di rilevare i diritti di autore per pubblicare il libro altrove. L’iniziativa provoca una vasta eco in tutta Italia e la casa editrice decide, di ristampare il Canzoniere.




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