Una riscrittura coreografica liberamente ispirata ad alcune opere di Oscar Wilde, maestro del paradosso e del gotico.
Scriveva Oscar Wilde ne Il ritratto di Dorian Gray: “Non credo che mentire sia poi una cosa così tremenda. È semplicemente un metodo con cui riusciamo a moltiplicare la nostra personalità”.
“De Vanitate – La svista di Narciso”, della Compagnia di Danza sperimentale e ricerca di movimento Therasia, in scena al Teatro Paisiello martedì 13 dicembre, palcoscenico ore 21, si muove tra queste sponde e mette in scena, protagonista assoluta, la vanità. Vanità del dare e del prendere, vanità del possesso, dell’autoinganno, col suo codice talvolta comune, ironico, talvolta violento e volgare, nella smania ossessiva del riconoscimento e del consenso altrui.
Sulla scena appare un dipinto abitato da figure sdoppiate, in trasformazione secondo il proprio senso di colpa, in lotta e in fuga da se stesse, riflesse in uno specchio. Che infine, paradosso dei paradossi ma non tanto, si rivela a sua volta infedele.
Un invito a sfidare con coraggio il gusto del proprio tempo, i propri fantasmi, le proprie paure e sconfitte, nella “sacra vanità” del gioco.
In scena Chiara Greco, Deianira Ancora, MariaLuisa Carrozzo, Valentina Sciurti, per la regia e coreografia di Valentina Sciurti, aiuto regia Davide Morgagni, musiche de Le Poetèmodì, Aa.Vv., scenografie di Marika Urbano
Lo spettacolo si realizza in collaborazione di Koreo Project e con l’Associazione culturale Scena Studio.