Un diritto… messo di traverso
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Quando: 13/01/2017 ore 20:30
Prezzo ingresso: 7 euro




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Al Teatro Sotterraneo di Spongano, in provincia di Lecce, prosegue la rassegna “Fortezza in opera” promossa dalla Compagnia Salvatore Della Villa e da Ipogeo Bacile.

Venerdì 13 gennaio appuntamento per Tirata d’Attore con “Un diritto… messo di traverso” di e con Salvatore Cosentino. Un modo per avvicinare la società civile al mondo del diritto, visto così spesso, dall’uomo della strada, tanto distante e arroccato su una algida torre d’avorio. Il testo originario nasce da vent’anni di osservazioni sul “campo” (l’aula di giustizia penale, dal momento che di mestiere Salvatore Cosentino fa il Pubblico Ministero); osservazioni che hanno coinvolto in primo piano i paradossi, le storture e le contraddizioni, ma anche le virtuose pratiche del mondo dei giuristi. Lo spettacolo parte, nella sua analisi, dalla riflessione di quanto il diritto, strumento che nasce a servizio dell’uomo, sia in realtà – e per tanti motivi – lontano della dimensione umana. Così, preso atto di questa lontananza, il magistrato, autore ed attore, ha cercato di umanizzare il mondo dei giuristi rammentando tutte le volte che esso viene declinato dal mondo dell’arte. E così, tra citazioni di Shakespeare e Roberto Vecchioni, Pirandello e De Andrè, Alberto Sordi e Tennessee Williams, Platone e Ennio Flaiano, Collodi e Vittorio De Sica, e con l’ausilio di qualche breve spezzone cinematografico, nonché di qualche canzone eseguita dal vivo, in poco più di cento minuti ricorda che la legalità non si fa solo con l’uso dei codici (o delle manette), ma anche con la diffusione della cultura, e con l’educazione al bello e all’arte. Nato a Modena, ma leccese d’adozione, Salvatore Cosentino si è laureato a 23 anni e ha vinto subito il concorso in magistratura. All’età di 25 anni era uno di quei giovanissimi magistrati che l’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga ribattezzò “giudici ragazzini”, con le funzioni di Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Locri. In 23 anni di carriera è stato Sostituto Procuratore a Taranto, nonché Procuratore Reggente a Locri, sedi dove ha seguito importanti inchieste giudiziarie. A Locri è tornato 3 anni fa, dopo aver fatto addirittura un ricorso amministrativo. Infatti, paradosso davvero grottesco e molto italiano, per andare a lavorare nella famigerata e disagiata Locride dovette ingaggiare un braccio di ferro con la Procura di Taranto che, spalleggiata dal Consiglio Superiore della Magistratura, si opponeva al suo trasferimento: fu costretto a fare ricorso contro l’intero Consiglio. E lo vinse perché, prima il Tar e poi il Consiglio di Stato, gli dettero ragione. Docente Universitario di Diritto Penale presso l’Università del Salento nonché presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, il suo primo monologo teatrale nasce quasi per caso durante un convegno accademico su giustizia e arte. L’incredibile successo ottenuto in quell’occasione segnò per Salvatore Cosentino il ritorno alla passione per la scena, la letteratura, l’arte e la musica che ha accompagnato la sua formazione fin dalle origini.




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