A Natale Rivolta Records Night all’Istanbul Cafè
Inserito da admin il 22 Dic 2012 | Nella categoria LiveNews | Ci sono 0 Commenti
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ritorna la sera di Natale all’ di . Si alterneranno sul palco: (Post-Punk), Plof (Experimental/Alternative), (Electro/Psychedelic) e Somuch Akiss (Electro indie). Start ore 22.30, ingresso 3 euro.

I Playontape nascono nel corso del 2009, nell’estremo sud-est italico. La costante attività live ne ha fatto una promettente realtà apprezzata da pubblico e critica. Tra l’estate e l’autunno del 2010, mentre il sole arroventava l’asfalto, la band si è chiusa in studio presso i Laboratori Musicali di Surbo, per realizzare l’LP di esordio; il mastering è stato eseguito presso il Massive Art Studio di Milano, sotto la supervisione di Alberto Cutolo. La partecipazione a Italia Wave Love Festival 2011, oltre a sancire la valenza del progetto, ha fatto lievitare sempre di più l’interesse del mondo musicale verso la band. Hanno condiviso il palco fra gli altri con i Diaframma e The Niro. Attualmente il gruppo è in studio per la pre-produzione del loro secondo album dal titolo “REVELATIONS”, uscita prevista per la primavera 2013.


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Donato Nicolaci inizia a suonare nel 2000, e dal 2003 al 2011 suona chitarra e synth con i Gualeve, con i quali divide il palco con One Dimensional Man, Santo Niente, Giorgio Canali&Rossofuoco, Bisca, Teatro Degli Orrori, Tre Allegri Ragazzi Morti. Dal 2011 scrive propri pezzi strumentali e crea Off The Cage: atmosfere elettro-rock, fra psichedelie visivo-uditive e colpi di loop station, manipolandosi con l’ausilio di chitarra, synth e kaoss pad.

una delle realtà salentine esportata nel nord Italia nella cornice dell’underground torinese, un progetto che mescola lo stile dell’indie rock alle sonorità dell’elettronica più moderna con qualche elemento dancefloor. Ascoltandoli ci si ritrova investiti da atmosfere tipiche dell’ambient internazionale rotte da “grossi synth che riportano a qualche idea dell’electro ma allo stesso tempo mantengono un sapore vintage, accenti strani che sfociano in grandi aperture ritmiche, tra cantati riverberati e chitarre molto minimali, accostamenti insoliti incollati dalla minuziosa cura sul gusto del suono.

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