Basterebbe pronunciare il nome del gruppo: Diaframma. Ma sarebbe troppo poco. Sabato 7 dicembre all’ “Istanbul Cafè” di Squinzano andrà in scena l’alternative band italiana per antonomasia con il “Preso nel vortice tour 2013”. Un’esibizione figlia della storia, composta da 16 album, 30 anni di emozioni, di vero e proprio culto, di innovazione.

Federico Fiumani è il leader indiscusso del progetto e calcherà il palco dell’ “Istanbul Cafè” per presentare l’ultima fatica discografica, pubblicata lo scorso 22 ottobre. Il titolo dell’album è “Preso nel vortice”, probabilmente le parole che ogni spettatore userebbe per descrivere un concerto dei Diaframma. Fiammate New Wave, parole affilate come lame che tagliano sonorità punk dando vita ad una realtà unica ed inimitabile.Il frontman fiorentino ha descritto quest’ultimo progetto dicendo che “si parla di sesso droga e rock and roll e di una storia d’amore finita”.

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Non mancano interventi illustri che aggiungono magia al sound; un esempio è Max Collini degli Offlaga Disco Pax intervenuto in “”Ho fondato un gruppo”, oppure Gianluca de Rubertis che compone al piano e alle tastiere, senza tralasciare Enrico Gabrielli (piano, tastiere e sax). In alcune tracce di “Preso nel vortice”, i Diaframma hanno anche delle grandi voci che danno il proprio contributo alla causa: parliamo di Marcello Michelotti dei Neon e Alex Spalck dei Pankow.

Una delle principali peculiarità dei Diaframma è stata da sempre l’impatto live con il pubblico; una sinergia creata grazie alla musica in cui musicisti e ascoltatori diventano una cosa sola. Da “Siberia” a “Tutte le strade”, passando per “Io amo lei”, “Diamante grezzo” e “Tachicardico”, un concerto dei Diaframma è il racconto di un’Italia che non c’è più o che non c’è mai stata. 30 anni di storia, di storie, di rock, rivissute in una sola notte, pronta per diventare indimenticabile.

Con il nuovo tour i Diaframma sono pronti ad esibirsi in giro per la penisola e stavolta, il Salento non è escluso. L’appuntamento è dunque Sabato 7 dicembre presso l’ “Istanbul Cafè” di Squinzano per vivere la storia dell’alternative italiana e farsi prendere dal vortice dei Diaframma.