Da questa parte del Mare
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Quando: 24/09/2021 ore 22:00
Dove: Lecce, Atrio dei Teatini (Corso Vittorio Emanuele II)
Prezzo ingresso: 12 euro




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Venerdì 24 e sabato 25 settembre nel Chiostro dei Teatini a Lecce, il festival Conversazioni sul futuro ospiterà due produzioni originali dedicate a Gianmaria Testa e Fabrizio De André a cura del cantautore salentino Massimo Donno, in collaborazione con l’Art&Lab Lu Mbroia, con la partecipazione del clarinettista Gabriele Mirabassi, del pianista Mirko Signorile, del violoncellista Redi Hasa, della cantante Serena Spedicato e di altri ospiti.

Venerdì 24 settembre (ore 22 – ingresso 12 euro – biglietti nel circuito Eventbrite) il Festival propone un omaggio al compianto cantautore piemontese Gianmaria Testa, scomparso nel 2016, con “Da questa parte del Mare”. Massimo Donno (voce e chitarra), Valerio Daniele (chitarre) e Francesco Pellizzari (batteria) riproporranno i brani del concept album “Targa Tenco” nel 2007, un viaggio struggente sulle migrazioni umane, con la partecipazione di Gabriele Mirabassi, uno dei massimi virtuosi del clarinetto a livello internazionale e per molti anni collaboratore di Testa, il violoncellista albanese Redi Hasa e la cantante Serena Spedicato. Il tema, il filo rosso che cuce e tiene insieme tutte le canzoni, è quello delle migrazioni moderne. Una riflessione poetica, aperta e senza demagogia sugli enormi movimenti di popoli che attraversano questi nostri anni. Sulle ragioni, dure, del partire, sulla decisione, sofferta, di attraversare deserti e mari, sul significato di parole come “terra” o “patria” e sul senso di sradicamento e di smarrimento che lo spostarsi porta sempre con sé. A qualsiasi latitudine. “Ho l’impressione che nei confronti del fenomeno delle migrazioni abbiamo avuto uno sguardo povero e impaurito che ha fatto emergere la parte meno nobile di noi tutti. Bisogna avere occhi, cervello e coraggio da spendere”, scriveva Testa. In scaletta i brani Seminatori di grano, Rrock, Forse qualcuno domani, Una barca scura, Tela di ragno, Il passo e l’incanto, 3/4, Al mercato di porta palazzo, Ritals, Miniera e La nostra città. Classe 1958, era italiano, italianissimo, Gianmaria Testa ha vissuto nelle Langhe in Piemonte, eppure c’è voluta la Francia per scoprirlo. Nel corso della sua carriera ha pubblicato nove dischi – Montgolfières (1995), Extra-Muros (1996), Lampo (1999), Il valzer di un giorno (2000), Altre Latitudini (2003), Da questa parte del mare (2006), il live “Solo – dal vivo” (2009), Vitamia (2011), “Men at work” (2013) -, si è esibito in più di 3000 concerti in Francia, Italia, Germania, Austria, Belgio, Canada, Stati Uniti, Portogallo collaborando con numerosi musicisti e lavorando anche a teatro con Giuseppe Battiston, Erri De Luca, Enrico Rava, Banda Osiris, Stefano Bollani e molti altri. Nel 2019 è uscito Prezioso, un disco imperfetto e inaspettato. Sono canzoni mai uscite o uscite in altre versioni e in altri contesti, mai, comunque, in questa forma. Nel giorno della morte, la sua pagina Facebook recitava “Gianmaria se n’è andato senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico”.




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