Orchestra e il Coro del Teatro Petruzzelli in concerto
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Quando: 24/03/2019 ore 19:00
Dove: Lecce, Teatro Apollo (Via Salvatore Trinchese, 13A)
Prezzo ingresso: non disponibile




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Domenica 24 marzo, alle ore 19, la Camerata Musicale Salentina ospita al Teatro Apollo l’Orchestra e il Coro del Teatro Petruzzelli di Bari. In scena la Messa da Requiem, uno dei capolavori di Giuseppe Verdi. Un’orchestra composta da oltre settanta elementi e oltre novanta coristi, con la direzione di Renato Palumbo e la partecipazione del soprano Maria Teresa Leva, del mezzosoprano Silvia Beltrami, del tenore Luciano Ganci e del basso Roberto Scandiuzzi. Maestro del Coro Fabrizio Cassi.

Dopo quasi trent’anni quindi l’Orchestra e il Coro del Teatro Petruzzelli tornano a Lecce. L’ultima volta risale alla primavera del 1990, quando al Teatro Politeama Greco andò in scena il “Simon Boccanegra”, capolavoro dell’opera con protagonisti il grande baritono Leo Nucci ed il direttore Daniel Oren.

La collaborazione con la Camerata Musicale Salentina consentirà al pubblico leccese di ascoltare la Messa da Requiem, composizione sacra di Giuseppe Verdi datata 1874 per coro, voci soliste ed orchestra, dedicata ad Alessandro Manzoni.
Dopo il successo di Aida, Verdi si ritira per un lungo periodo dal teatro d’opera; non smette tuttavia di comporre e il lavoro più importante di questo periodo è appunto la Messa da Requiem.
In realtà il Maestro di Busseto pensava da tempo ad una composizione di questo tipo anche se restio a scrivere composizioni celebrative. Verdi aveva composto un solo altro Requiem, quello per Gioacchino Rossini, morto nel 1868; nel 1869 aveva organizzato una messa da requiem a più mani per la morte del Maestro pesarese (Messa per Rossini). Il “Libera me Domine” della messa del 1874 fu composto in quell’occasione.
Verdi rimase molto impressionato dalla morte del compatriota Alessandro Manzoni, avvenuta il 22 maggio 1873. Il compositore ammirava molto il Manzoni, che conobbe personalmente quando lo scrittore era già anziano. Fin da giovane il musicista leggeva con passione i “Promessi Sposi”, giudicandolo il più gran libro della sua epoca. Inoltre Manzoni, come Verdi, si era impegnato per l’unità d’Italia avvenuta pochi anni prima, e condivideva dunque con lui i valori tipici del Risorgimento, di giustizia e libertà.
Verdi però non partecipò alle esequie celebrate il 29 maggio. Nello stesso giorno scrisse alla Maffei un biglietto: «Ai funerali io non era presente, ma pochi saranno stati in questa mattina più tristi e commossi di quello che era io, benché lontano. Ora tutto è finito! E con Lui finisce la più pura, la più santa, la più alta delle glorie nostre. Molti giornali ho letto. Nissuno ne pala come si dovrebbe. Molte parole ma non profondamente sentite. Non mancano però i morsi. Persino a Lui!… Oh la brutta razza che siamo!».
La sua morte gli fornì dunque l’occasione per realizzare il vecchio progetto, questa volta componendo l’intera messa.
La composizione del Requiem per Alessandro Manzoni iniziò nel 1873, anno in cui Verdi ritornò in possesso della sua partitura originale per il Libera me, Domine, composto ben cinque anni prima per la Messa di Rossini e mai eseguito.
Dopo l’ autorizzazione dell’allora sindaco Giulio Bellinzaghi, il Requiem, che Verdi offrì alla città di Milano, fu eseguito in occasione del primo anniversario della morte di Manzoni, il 22 maggio 1874, nella Chiesa di San Marco sempre a Milano. Fu diretto dallo stesso Verdi ed i quattro solisti furono Teresa Stolz (soprano), Maria Waldmann (mezzosoprano), Giuseppe Capponi (tenore) e Ormondo Maini (basso). Il successo fu enorme e la fama della composizione superò presto i confini nazionali.
Nel 1875 Verdi operò una revisione al Liber scriptus, sostituendo il fugato del coro con un’aria per mezzosoprano.
Il manoscritto autografo è conservato presso il Museo Teatrale alla Scala di Milano.




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