Lecce, il Teatro Romano presenta Antonello Salis
Inserito da admin il 19 Set 2012 | Nella categoria Anteprima, LiveNews | Ci sono 0 Commenti
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Venerdì 28 settembre il di ospita l’atteso concerto di . Il pianista e fisarmonicista sardo, sarà affiancato sul palco per una esibizione unica dai musicisti di alcuni dei collettivi jazz più importanti in Italia (, , , , , ). Start ore 22.00 – ingresso 10 euro, prevendite presso le Officine Cantelmo.

L’ormai trentennale carriera di Antonello Salis è costellata da collaborazioni eccellenti con alcuni tra i migliori jazzisti del panorama europeo ed internazionale come Enrico Rava, Paolo Fresu, Furio Di Castri, Stefano Bollani, Riccardo Fassi, Gérard Pansanel, Roberto Gatto, Pino Minafra, Paolino Dalla Porta, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso, Michele Rabbia, Paolo Angeli, Javier Girotto, Lester Bowie e l’Art Ensemble Of Chicago, Don Cherry, Don Pullen, Ed Blackwell, Billy Cobham, Horacio “El Negro” Hernandez, Han Bennink, Nana Vasconcelos, Cecil Taylor, Pat Metheny, Joey Baron, Bobby Previte, Hamid Drake, Bobby Watson, Minino Garay, Richard Bona, Linley Marthe, Francis Lassus, Joel Allouche e molti altri. Nel corso degli anni ha partecipato a numerosi festival di jazz nazionali ed tra i quali: Umbria Jazz, Roccella Jonica, Sant’Anna Arresi, Berchidda, Clusone, Noci, Ravenna, Londra, Bath, New York, Chicago, Montreal, Vancouver, Mosca, Parigi, Montreux, Nizza, Le Mans, North Sea Jazz Festival, Madrid, San Paolo, Rio De Janeiro, Stoccolma, Turku, Oslo, Saint Louis del Senegal, Città del Messico.

L’evento, organizzato da J.AS.S e Coolclub, rientra nell’articolato programma di Artlab 12, un progetto di Fondazione Fitzcarraldo giunto alla sua settima edizione che si svolgerà a Lecce dal 22 al 29 settembre con un programma ricco e variegato, articolato in incontri, seminari, corsi di formazione e aggiornamento, networking e interventi artistici di varia natura. Artlab, rappresenta l’appuntamento annuale della comunità professionale culturale interessata al ruolo che l’arte, la cultura e le politiche culturali hanno nella società italiana odierna. Un luogo privilegiato per il dialogo e lo scambio reciproco, uno spazio neutro e libero dai settorialismi, accessibile negli spazi e nei contenuti alle persone con disabilità fisiche e sensoriali che finora ha coinvolto oltre 1000 artisti, intellettuali, manager, operatori culturali, amministratori pubblici e privati, studiosi italiani e stranieri di generazioni, ambiti, discipline e culture differenti provenienti da tutta Italia ed (info http://artlab.fitzcarraldo.it).

Giovedì 27 settembre (ore 22.00 – ingresso gratuito), sempre al Teatro Romano, dopo i lavori del tavolo di discussione “Jazz e autorganizzazione: problematiche e prospettive”, che si terrà nel pomeriggio, i musicisti che vi avranno partecipato si incontreranno di nuovo, questa volta per suonare. Le diverse esperienze, le ricerche e i percorsi musicali si intrecceranno e si uniranno in un momento di proposta e ascolto reciproco. Il tutto seguendo il canovaccio che i testi prodotti dalla Summer School offriranno all’improvvisazione musicale. Le parole troveranno forma e suono con le voci di Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Carla Guido, Silvia Lodi, Fabio Tinella e la musica di El Gallo Rojo, Franco Ferguson, Mediterraneo Radicale, Improvvisatore Involontario, Improring Sardegna, JASS – Jazzisti Associati Salentini e Scuola Holden.

Antonello Salis, nato il 28 febbraio 1950 a Villamar (Cagliari), inizia a suonare una fisa giocattolo all’età di sette anni, in seguito si avvicina prima all’organo Hammond e di seguito al pianoforte studiando da autodidatta. I primi concerti si snodano da fine anni sessanta ad inizio anni settanta tra feste di paese e balere sparse per la Sardegna suonando la fisarmonica.La scoperta di sonorità differenti lo porta ad imparare e sperimentare l’organo Hammond e ad avvicinarsi al pop/rock suonando in diversi gruppi musicali. L’incontro con l’allora bassista elettrico Riccardo Lay ed il batterista Mario Paliano cambia sostanzialmente il suo modo di suonare.Con loro forma il trio Cadmo, oggi ricordato come uno dei gruppi più originali della scena italiana di quegli anni, in grado di miscelare il progressive rock con il free jazz e la musica tradizionale sarda. Nel ’75 si trasferisce a Roma con i Cadmo.Nella capitale suonano in ogni posto dove esiste la musica, diventando una formazione cult. L’arrivo al Music Inn, il più importante locale jazz della città, segna una tappa fondamentale nella vita artistica del musicista. Il contatto con i musicisti jazz dell’area romana, le prime collaborazioni: Massimo Urbani, Maurizio Giammarco, Tommaso Vittorini, Enzo Pietropaoli, Roberto Gatto. In quell’anno i Cadmo registrano il primo dei loro due dischi, “Boomerang”, a cui seguirà “Flying over Ortobene Mount on July Seventy-seven”. Negli anni i Cadmo con l’aggiunta del sassofonista Sandro Satta ed il trombonista Danilo Terenzi si trasformeranno in un quintetto rinominato G.R.A. suonando nei maggiori jazz club italiani. Nel 1977 la virata artistica del jazzista, inizia a collaborare con il chitarrista Francis Kuipers, il sodalizio lo porterà a condurre su Radio Rai la trasmissione Gloog, un sipario tra musica e parole che lo farà conoscere ad un pubblico più ampio. L’incontro di Salis e i Cadmo con Lester Bowie segna profondamente la sua musica, nasce una lunga amicizia ed un prolifico sodalizio artistico con Bowie e l’Art Ensamble Of Chicago che porterà sia la formazione che il musicista ad una lunga collaborazione anche da solista. Nel 1978 debutta a Roma in piano solo, entra a far parte dell’orchestra Grande Elenco Musicisti diretta da Tommaso Vittorini, forma il Duo Salis-Satta che lo accompagnerà negli anni e registra il disco “Old Fashioned” in Duo con il sassofonista Mario Schiano. In seguito suonerà nel quartetto del contrabbassista Marcello Melis ed inizierà un lungo percorso musicale con il chitarrista francese Gérard Pansanel. La collaborazione con i fisarmonicisti Gianni Coscia, Richard Galliano e Marcel Azzola sfocia nel “Quartetto Nuovo”, apoteosi dello strumento madre di Salis: la fisarmonica. La sua ecletticità artistica lo porta a confrontarsi in territori differenti dal suo. Nella danza Roberta Escamilla Garrison, con la quale avvia una lunga collaborazione, Alessandro Certini, Teri Weikel. Nel teatro per citare alcuni nomi: Remondi e Caporossi, Lucia Poli, Leo De Bernardinis, Remo Remotti. Poi rassegne e Festival di cinema: Biennale di Venezia, Taormina Festival, Musica e Parole, Aosta Film Festival, Rassegna del Cinema Muto a Torino. Ha inoltre collaborato con Pino Daniele, Ornella Vanoni ed altri artisti fuori dall’ambito strettamente jazzistico. La sua carriera oramai trentennale è costellata da collaborazioni eccellenti con alcuni tra i migliori jazzisti del panorama europeo ed internazionale. Per citarne alcuni: Enrico Rava, Paolo Fresu, Furio Di Castri, Stefano Bollani, Riccardo Fassi, Gérard Pansanel, Roberto Gatto, Pino Minafra, Paolino Dalla Porta, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso, Michele Rabbia, Paolo Angeli, Javier Girotto, Lester Bowie e l’Art Ensemble Of Chicago, Don Cherry, Don Pullen, Ed Blackwell, Billy Cobham, Horacio “El Negro” Hernandez, Han Bennink, Nana Vasconcelos, Cecil Taylor, Pat Metheny, Joey Baron, Bobby Previte, Hamid Drake, Bobby Watson, Minino Garay, Richard Bona, Linley Marthe, Francis Lassus, Joel Allouche e molti altri. Molti sono gli incontri che hanno caratterizzato la carriera di Salis. Con il sassofonista Sandro Satta forma un Duo nel 1977, la loro è una delle formazione più longeve del jazz italiano. Con il chitarrista Gérard Pansanel ha inciso vari cd e realizzato le musiche del film di Eric Rohmer “Racconto d’Autunno”. Il P.A.F. Trio con Paolo Fresu, Antonello Salis e Furio di Castri rappresenta una delle realtà più vitali del jazz italiano. Propenso da sempre a formazioni ridotte tra i suoi nuovi progetti figurano “Il vino all’opera” in Duo con Furio Di Castri e il Duo con il trombettista Fabrizio Bosso. Ha partecipato a numerosi festival di jazz nazionali ed internazionali tra i quali: Umbria Jazz, Roccella Jonica, Sant’Anna Arresi, Berchidda, Clusone, Noci, Ravenna, Londra, Bath, New York, Chicago, Montreal, Vancouver, Mosca, Parigi, Montreux, Nizza, Le Mans, North Sea Jazz Festival, Madrid, San Paolo, Rio De Janeiro, Stoccolma, Turku, Oslo, Saint Louis del Senegal, Città del Messico. Ha ottenuto vari riconoscimenti europei ed internazionali tra cui il “Django d’Or 2005” per l’Italia come musicista affermato, il Premio alla carriera all’European Jazz Expo 2008 di Cagliari e il Top Jazz 2008 come miglior strumentista alle tastiere-piano-fisarmonica.

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