Tam Tam Tamburreddhu Festival, appuntamento tra Lecce, Porto Badisco e Uggiano
Inserito da admin il 3 Dic 2022 | Nella categoria LiveNews | Ci sono 0 Commenti
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Dal 4 all’11 dicembre tra , e appuntamento con la settima edizione di Tam Tam. Il festival organizzato da Arra Produzioni Mediterranee con la direzione artistica di Claudio “Cavallo” Giagnotti, in collaborazione con Core de Villani e Mascarimirì e il sostegno di Astràgali Teatro, è pensato per valorizzare “Lu Tamburreddhu”, strumento principe della tradizione salentina. Domenica 4 dicembre dalle 18 (ingresso libero) il programma si aprirà con una “Ronda elettrica” al Bar da Carlo di Porto Badisco. Dal 7 al 9 dicembre (ingresso 8 euro | 10 euro con cd o dvd | abbonamento tre serate 20 euro – info e prenotazioni WhatsApp 3892105991 – teatro@astragali.org) il festival si sposta nella sede di Astràgali Teatro in via Giuseppe Candido a Lecce. Si parte mercoledì 7 alle 20 con Radio Rachid Taha a cura di Beirut World Beat, un incontro di approfondimento sul musicista franco-algerino che ha rivoluzionato la world music. A seguire Sud, un viaggio tra i canti e le musiche tradizionali del Mezzogiorno con Anna Cinzia Villani (Canti sul tamburo salentino – Pizzica Pizzica), Giovanni Amati (Canti e ritmi sui tamburi della Murgia), Biagio De Prisco (Canti sul tamburo Campano – Tammurriate) e Cicciu Nucera (Tarantelle Calabresi su organetto e tamburo calabrese). Giovedì 8 alle 20 con Radio Alan Lomax, la cantante e ricercatrice Anna Cinzia Villani curerà un incontro sul grande ricercatore americano, pioniere della ricerca etnografica. Alle 21 sul palco il progetto “I Mascarimirì cantano gli Ucci”, storico gruppo di cantori salentini (Uccio Aloisi, Uccio Bandello e negli anni Uccio Melissano, Narduccio Vergaro, Uccio Casarano, Uccio Malerba, Pippi Luceri, Giovanni Avantaggiato e Ugo Gorgoni) che proponeva un vasto repertorio fatto di canti – soprattutto narrativi, di lavoro, di protesta – ma soprattutto con l’accento inconfondibile sulla Pizzica Pizzica. E poi canti su tamburo a due voci botta e risposta, unico ed inconfondibile. Giagnotti (voce e tamburreddhu) è affiancato da Gabriele Martino (voce e mandolino), Alessandro Schito (voce e tamburreddhu), Matteo Tornesello (chitarra elettrica) con la partecipazione di Francesco Mancini (chitarra classica), Riccardo Luchena (basso) e Lucio Stefano (batteria).


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Venerdì 9 dicembre, infine, la serata conclusiva ad Astràgali si aprirà alle 20 con Radio Marsiglia di Claudio Cavallo Giagnotti che illustrerà personaggi, repertorio e storie musicali della città provenzale. Alle 20:30 si parlerà del tamburo nella tradizione musicale polacca a cura di Mateusz Dobrowolski. Alle 21 doppio concerto dedicato ai suoni del Gargano con Rione Junno, storica realtà della musica etnica italiana che ha tenuto concerti in tutto il mondo suonando nei più importanti festival world, e un omaggio a Matteo Salvatore, l’ultimo vero cantastorie italiano che con la sue parole e la sua musica ha dato voce agli ultimi, dai braccianti del tavoliere pugliese sino ai primi migranti arrivati in Italia. Domenica 11 dicembre dalle 12 (prenotazione obbligatoria 3206796945) nell’Agriturismo Le Tagliate di Uggiano la Chiesa spazio alla festa conclusiva con il concerto di Mino Cavallino e Salvatore Rolli e con il pranzo musicale “Ieu te cantu lu cuccurucu”.

«Nell’ideare questo festival siamo partiti dall’attuale percezione de “Lu Tamburreddhu”: forse più un souvenir, che uno strumento musicale», sottolinea Claudio Cavallo Giagnotti. «Questa riflessione noi la facciamo attraverso momenti di festa e dibattito. La presenza di artisti nazionali e internazionali coinvolti dal festival, ci aiuta ad avviare un confronto tra “Lu Tamburreddhu” e altre percussioni del Mediterraneo. In ogni luogo, grazie alla presenza di strumenti local si riescono a suonare e trasmettere le musiche tradizionali», continua il direttore artistico. «Il Salento è cambiato: da terra di emigranti è diventata terra turistica, e questo cambiamento sta facendo dimenticare alcuni usi e costumi, che la vita contadina ci ha trasmesso, e che dovrebbero essere per noi, la base per creare una continuità storica. È importante valorizzare “Lu Tamburreddhu” come strumento autoctono, con le sue caratteristiche (tecniche musicali radicate nelle tradizioni locali, e tecniche di costruzione con conoscenza dei materiali e delle dimensioni), fondamentali per suonare e ballare la Pizzica Pizzica. Di questo abbiamo bisogno per conoscere il repertorio della tradizione salentina, e poterlo esportare in tutto il mondo con maggiore consapevolezza». Le prime sei edizioni hanno ospitato il progetto speciale “Cantare Lomax… Oggi”, Mascarimirì, Anna Cinzia Villani, Astràgali Teatro, Canto Antico, Manu Theron (Francia) Sorelle Gaballo, Biagio De Prisco, Ragnatela Folk, Terraemares, Cicciu Nucera, Insintesi, Tonio Corba (Francia), Milena Pastorelli (Francia), Coro Liquilab, Amine Halim (Marocco), Giacchino De Filippo, Hakim Hamadouche (Algeria-Francia), Mesudì e altri ospiti.

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