Cielo Terra e Mare alla XX della Festa di Cinema del reale e dell’irreale
Inserito da admin il 20 Lug 2023 | Nella categoria Magazine | Ci sono 0 Commenti
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«Cielo / Terra / Mare sono tre parole che racchiudono la complessità del reale e dell’irreale vissuta in questi vent’anni di Festa, provando a tradurre in immagini il senso di libertà, accoglienza e apertura rappresentati dagli elementi, dal cielo e dal mare, ma anche di cura e protezione che riceviamo e dovremmo dare alla nostra terra, ai luoghi e alle persone che lì vivono, con uno sguardo alla sostenibilità nel suo senso più ampio, sociale, culturale e ambientale» (Paolo Pisanelli)
Sempre più curiosa, inventiva, spericolata. Da vent’anni a questa parte non c’è estate pugliese senza la Festa di del reale e dell’irreale, il festival dedicato al documentario e agli sguardi sulle realtà del mondo.
Dal 19 al 22 luglio 2023 (con ingresso dalle 19.30) i magici spazi del Castello Volante di Corigliano d’Otranto (Le), uno dei manieri più belli di Puglia, ospitano quello che nel tempo si è trasformato in un vero e proprio rituale collettivo, capace di fare incontrare le persone, creare legami, attivare scambi creativi, rigenerare luoghi, condividere esperienze, stimolare sensibilità.


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La Festa di Cinema del reale e dell’irreale, con la direzione artistica di Paolo Pisanelli e la direzione creativa di Francesco Maggiore, è organizzata e co-prodotta da Big Sur, OfficinaVisioni e Ass.Cult. Cinema del reale in collaborazione con il Castello Volante, il Comune di Corigliano d’Otranto, Pro Loco di Corigliano d’Otranto; progetto realizzato nell’ambito di Apulia CineFestival Network 2023 con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission. In collaborazione con Luce Cinecittà, AAMOD – Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Home Movies, Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, CSC – Archivio nazionale cinema e impresa, DAMS Unisalento e con i festival Unarchive Found Footage Fest, Vicoli Corti, A Vele Spiegate.

Due schermi sotto le stelle, e non solo: insieme a una vasta selezione dei più interessanti documentari di oggi e del passato, la Festa propone lo straordinario percorso espositivo di “Visioni del Sud”, performance, laboratori, aperitivi musicali e incontri con gli autori che arricchiscono la programmazione in sala coinvolgendo attivamente il pubblico, in un esperimento aperto e permeabile a differenti generi e linguaggi dell’arte che rifugge le etichette. Anche quest’anno i luoghi e i percorsi della Festa prenderanno forma grazie agli inconfondibili allestimenti del designer Maurizio Buttazzo.
Tornano le tre parole della Festa nell’edizione 2023 che segna un compleanno importante – vent’anni – da celebrare insieme al pubblico che nel tempo è diventata una vera comunità: Cielo / Terra / Mare, un respiro profondo, un pensiero primordiale, un rito magico per rigenerarsi sempre con originali invenzioni.
A dare luce all’evento ci sarà Parisi Luminarie, azienda storica che da oltre un secolo illumina gli eventi religiosi e civili in tutto il mondo e che dal 2007, insieme a creativi e designer della Festa, realizza allestimenti originali e il Premio Cinema del reale, un occhio luminoso che viene donato agli autori e alle autrici ospiti del festival.
Gli ospiti
L’ospite internazionale di quest’anno è il fotografo e film-maker statunitense di origini italiane Lou Dematteis, la cui esperienza è riassunta nella mostra antologica “Five From One. Cinque paesi, cinque storie” a cura di Claudio Domini e Paolo Pisanelli con l’allestimento di Francesco Maggiore, parte del percorso espositivo di Visioni del Sud. La mostra è prodotta da Big Sur, Officina Visioni e associazione Errata Corrige, in collaborazione con la Fondazione Home Movies, Bologna.
Cinque Paesi, migliaia di chilometri attraverso i luoghi caldi del Pianeta dove “la storia accade” e la galassia di volti, comunità, luoghi celebri o dimenticati che danno corpo al racconto del mondo. Un viaggio lungo oltre quattro decenni (1972-2015) alla scoperta del reale, dai quartieri suburbani di San Francisco ai villaggi del Nicaragua, del Vietnam, dell’Ecuador, passando per i “luoghi delle radici” in Italia, per un totale di circa cento scatti rappresentativi.
“Five from one” si inserisce nel focus che la Festa di Cinema del reale 2023 dedica a Dematteis, il quale comprende diverse proiezioni di lavori documentaristici firmati dall’autore o di cui è il protagonista.
Tra questi, il recentissimo documentario “I Was There When… My Photo Helped Expose the CIA Coverup of the Iran-Contra Affair” (2023) in cui Gabriela Dematteis, figlia di Lou e videomaker per Vice Media, racconta la foto più famosa di suo padre, quella che riuscì a rivelare al mondo in modo inequivocabile il coinvolgimento dell’amministrazione Reagan nella “sporca guerra” contro la rivoluzione Sandinista in Nicaragua (il lavoro gli valse una menzione al World Press Photo e l’inclusione nella selezione delle foto dell’anno del “New York Times” e della National Press Photographers Association.
Di Dematteis sono invece “Keeper on the fire” (2021) che segue lo scrittore Alejandro Murguia sulle orme dei poeti beat, e “Crimebuster: a son’s search for his father” (2010), un ritratto del padre, procuratore distrettuale e giudice della corte suprema che spese la sua vita a combattere la criminalità. una figura ingombrante per il figlio Lou.
Tra gli ospiti della Festa, la documentarista e montatrice Esmeralda Calabria, autrice del film “Parlate a bassa voce” presentato fuori concorso a Torino Film Festival 2022.
Parlate a bassa voce è un viaggio emozionante nell’Albania di ieri e di oggi, lungo il suo legame con la Puglia, che sfida i pregiudizi e ci fa capire come la memoria è qualcosa con cui fare sempre i conti. Ne emerge un Paese carico di contraddizioni in cui si incontrano musicisti, attori, registi, privilegiati e declassati, anziani dai volti segnati dal tempo che raccontano, tra nostalgia e senso di realtà, le incoerenze di un sistema che aveva il volto del dittatore Enver Hoxha. A fare da guida, Redi Hasa, musicista, violoncellista di fama internazionale approdato in Puglia nel 1998, il simbolo di un popolo che si muove tra eredità del passato e dinamismo del presente.
Ospite della Festa Marco Turco, autore del documentario “La generazione perduta” (2022), che verrà proiettato in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà. Il film racconta l’Italia degli anni ’70, quando l’eroina dilagò nel Paese, portando diversi giovani sulla strada della tossicodipendenza. Il film si sofferma sul giornalista Carlo Rivolta, esponente del Movimento ’77, nonché voce attenta del giornalismo italiano, che fu uno dei primi a raccontare il fenomeno e rimase vittima lui stesso del consumo di eroina, che gli costò la vita soli 32 anni.
Tra gli invitati della Festa anche Egidio Eronico che presenta il suo “Amate sponde” (2022) in collaborazione con Luce Cinecittà. È il racconto per sole immagini e musica di un territorio ad alta stratificazione nella sua attuale fisionomia, un Atlante domestico di meraviglie a volte incomprese e di luoghi sovente smarriti, di gente colta nel suo vivere quotidiano, tra la grandezza ancora fruibile del passato e l’apparente stasi del presente.

I temi
La bellezza e la fragilità della natura, le culture del mondo, le identità di genere e i diritti civili e della comunità LGBTQIA+, i giovani, le storie di famiglia, il mondo del lavoro, il mondo della musica sono tra i temi principali dell’edizione di quest’anno.
Da non perdere gli omaggi della Festa di Cinema del reale a grandi figure del nostro tempo.
Alla voce unica di Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura 2022, è dedicato il documentario firmato dalla stessa autrice e di suo figlio Ernaux Briot “I miei anni in Super 8” (2022). In questo, Ernaux sovrappone le proprie parole a una raccolta di home movies girati da lei e da suo marito tra il 1972 e il 1981. Davanti e dietro la macchina da presa, la scrittrice racconta una storia intima che, come nei suoi libri, si intreccia con la Storia collettiva, i viaggi in giro per il mondo (dal Cile di Allende all’esotico Marocco, dall’Unione Sovietica alla misteriosa Albania), la quotidianità casalinga, le fughe in campagna e le crisi della famiglia Ernaux riflettono le emozioni e le insicurezze di un’intera classe sociale nei decenni successivi al Sessantotto. E offrono una testimonianza e un punto di vista unici e insostituibili su un momento storico in cui il nostro presente affonda saldamente le sue radici.
Al grande Ermanno Olmi è dedicato il secondo omaggio della Festa, in collaborazione con CSC – archivio nazionale Cinema e impresa. Di Olmi verranno proiettati alcuni documentari realizzati per la società Edison che, negli anni ‘60, hanno indagato sul mondo dei lavoratori poveri e meno tutelati, dai minatori agli operai dei mega impianti industriali, ai venditori ambulanti. Al centro, anche lo sguardo di un maestro del film politico e del documentario come Ansano Giannarelli, con un omaggio realizzato in collaborazione con AAMOD. Infine, un doveroso omaggio è dedicato, quest’anno, a Gigi Chiriatti, musicista, editore, direttore artistico recentemente scomparso, appassionato ricercatore della musica di tradizione e della cultura popolare del Salento.

Tra gli altri temi della Festa 2023, la battaglia per i diritti civili attraversano il film “Incident” di Bill Morrison (2023), che con un lavoro di found footage ricostruisce l’uccisione, da parte della polizia, dell’ennesimo afroamericano inerme, avvenuta a Chicago, città del regista. L’attivismo politico è anche al centro del bellissimo documentario “Tutta la bellezza e il dolore” di Laura Poitras (2022), candidato a miglior documentario ai Premi Oscar 2023. Il lungometraggio racconta la storia di Nan Goldin, una delle più influenti fotografe contemporanee e attivista di fama internazionale, partendo nella narrazione dalla sua battaglia contro la potente famiglia Sackler, tra le maggiori responsabili della crisi degli oppioidi che negli ultimi venticinque anni ha causato negli Stati Uniti oltre 100.000 morti per overdose da farmaco.

Per il tema viaggi e musica, insieme al già citato “Parlate a bassa voce” di Esmeralda Calabria è in programma il film “Rosa – Il canto delle sirene” (2022), primo documentario di Isabella Ragonese. Un ritratto poetico della più importante cantastorie siciliana, Rosa Balistreri, che trovò nel canto talvolta imperfetto, l’espressione catartica di tutte le inaudite violenze subite. In programma inoltre l’omaggio speciale a Daniel Bacalov, geniale compositore di musica per teatro, cinema e danza, scomparso recentemente.
Viene presentato alla Festa, infine, il progetto “Asini dotti” con la mostra fotografica site specific di Marcello Moscara che, insieme a un estratto del film di Francesco De Giorgi e Giovanni Iavarone, racconta il viaggio di un gruppo di musicisti in cammino a piedi lungo 285 chilometri per l’antica via Francigena salentina, tra incontri, aneddoti, riti e tradizioni della cultura popolare.
Le infinite declinazioni delle identità di genere sono anche quest’anno centrali nella programmazione della Festa, e attraversano tra gli altri il documentario autobiografico “Summer within” di Summer Minerva e Adam Golub (2022). Summer, una ballerina transgender della periferia di New York City, si sente invisibile nella sua famiglia italiana e cattolica. Intraprende un viaggio verso Napoli e scopre di appartenere alla sua cultura più di quanto avrebbe potuto immaginare.

Al tema sono inoltre dedicate alcune delle mostre in programma nel percorso espositivo di “Visioni del Sud”, come “La Candelora a Montevergine” di Alessandro Gattuso e “Queer è Ora” di Alessia Rollo a cura di Transparent, 73100 Gaya e Big Sur e ‘RestartRestanze’ di Maurizio Fiorino (v. “Visioni del Sud”).

Dedicato al lavoro sulle comunità è invece “Viva – Il paese degli immaginai” di Claudia Mollese (2023), che racconta un progetto corale realizzato in una piccolo paese del Salento.

Il mondo degli archivi
Avere cura del patrimonio della memoria custodito negli archivi, riaprire quelli dimenticati, “sollecitarli” attraverso lo sguardo e le domande dell’oggi è da sempre una missione perseguita dalla Festa, ben oltre i giorni del rituale appuntamento estivo. Anche quest’anno, una parte rilevante della proposta in programma è incentrata su lavori che selezionano e ripropongono materiale d’archivio che apre finestre sul nostro passato come sul nostro tempo presente.
Per i suoi vent’anni dedicati agli sguardi sul reale, la Festa accoglie quest’anno la sezione speciale “Almanacco Home movies”, un progetto della Fondazione Home Movies che consiste nella programmazione quotidiana di un film o frammento d’archivio girato in un solo giorno, un modo innovativo per raccontare la storia collettiva e riconnetterla all’oggi.
In partnership con Home Movies è inoltre la proiezione di “9/12”, un commovente montaggio di immagini amatoriali tra film di famiglia, di viaggio e sperimentali provenienti da sei continenti e girate in decenni diversi a partire dal gennaio 1923.
Non si deve dimenticare: “Ciao Carlo!” è il racconto dei giorni del G8 di Genova nel 2001, dai cortei pacifici agli scontri, fino alla morte di Carlo Giuliani.
Dalla collaborazione con AAMOD arriva invece “Le mani libere” di Ennio Lorenzini (1965), recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna. Il film racconta dell’Algeria nascente che si lascia trascinare dai sogni di uno sviluppo armonioso senza ingiustizie sociali e senza dipendenze da altre potenze straniere.

Musica e performance

I film musicati dal vivo saranno l’occasione per presentare i nuovi lavori di Donatello Pisanello e le sue improvvisazioni e sperimentazioni sonore e l’anteprima del progetto musicale Regression – Rikthim di Admir Shkurtaj, importante compositore italoalbanese.

Aperitivi musicali e mini live animeranno gli spazi del Castello Volante interagendo e integrandosi con le proiezioni. Tra questi, il dj set di Max Nocco con i cari vecchi e nuovi vinili, Radio Doors a cura di Max Nocco e Massimo Colazzo in collaborazione con Quiet Zone, la fanfara randagia de I Fanfarroni, le tammurriate napoletane di Mauriello, il violoncello di Luca Basile e il sound dei Kuukaru.

Tra le performance e i reading in programma i “Monologhi di strada” di e con Giuseppe Semeraro, un rito poetico cammina in equilibrio tra poesia, narrazione e teatro, e l’happening di danza “Le sorelle” per la regia e coreografia di Annamaria De Filippi, con la compagnia Elektra e la partecipazione della compagnia Atto e dei laboratori espressivi di Centro DNA . Un racconto sull’emancipazione femminile, dalla prigionia al rito della creatività e della guarigione.

La maestosa Quercia vallonea, alla distanza di una piccola passeggiata dal Castello Volante, accoglierà quest’anno il programma di ExtraFesta in collaborazione con Pro Loco Corigliano d’Otranto, un’occasione imperdibile per vivere le suggestioni del cinema del reale in un luogo di rara bellezza ambientale. In programma la proiezione del corto vincitore del Premio Opere Prime 2022 “Dal giorno finchè sera” di Alessandro Gattuso, alla presenza del regista; una selezione di Almanacco Home Movies e il dj set di AlbisUmbra.

Infine, come ogni anno chiude l’edizione 2023 la “Festa della Festa”: un rito collettivo che per tutta la notte, fino all’alba, anima con performance musicali le Terrazze del Castello Volante, senza porsi confini, nelle forme, nei generi e nelle arti. La line up di quest’anno vedrà il dj set del già citato Max Nocco, Discovenganza con il suo groove sensuale e liberatorio, la techno minimal e tranche di Giacomo.mp3 e le atmosfere queer di Andromeda, che metterà in scena anche una performance drag. La sonorizzazione dell’alba è affidata a Kamaji e LaMush, che chiuderanno la Festa con il loro live. dai sample eterei e ambient.

Una Festa “giovane”. Il Premio Opere prime
Da vent’anni, promuovere e condividere gli sguardi sulle realtà del modo è la missione della Festa di Cinema del reale e dell’irreale. È, questo, un patrimonio che oggi più che mai guarda avanti e si rivolge alle giovani generazioni.
In questa prospettiva è pensato, ad esempio, il coinvolgimento attivo degli studenti del corso di laurea in Dams dell’Università del Salento, i quali quest’anno assegneranno il premio alla miglior opera prima. Alle opere prime è dedicato lo spazio della terrazza, con molte proiezioni di interessanti, nuovi sguardi in programma, in collaborazione con CSC Palermo e AAMOD.
Uno spazio è dedicato alla visione dei progetti condotti nelle scuole da Big Sur, OfficinaVisioni ed Eutopia e Vicoli Corti, come Vedere l’Invisibile, Cinema Poetiche Pratiche, Grande Cinema dei Piccoli e Pricò tra i vicoli, percorsi sostenuti dalle scuole grazie al bando Cinema e Immagini per la Scuola del Ministero dell’Istruzione e della Cultura che mirano ad avvicinare i ragazzi al mondo del cinema.

Un dialogo aperto con il pubblico
Per la sua XX edizione la Festa partecipa al progetto ArcReg, Un arcipelago regionale: economie del valore, azioni culturali e reti territoriali del sistema Film festival Puglia. Il progetto è condotto dal Andrea Gelardi all’interno del DAMS del dipartimento di Ricerca e innovazione umanistica dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, in collaborazione con l’Apulia Film Commission e con il sostegno della Regione Puglia e dell’Unione europea. Attraverso questo strumento, la Festa abbraccia un’importante occasione di dialogo con il proprio pubblico, nell’obiettivo di continuare a crescere insieme. La ricerca mette inoltre a valore le best practice del festival, a partire dalla sostenibilità sociale e da quella ecologica che da sempre sono valori costitutivi della manifestazione. Nei giorni della Festa, il pubblico del Castello Volante potrà contribuire allo studio in forma anonima, compilando il form scaricabile tramite QrCode.
Seguendo la mission di una relazione di reciproco ascolto con il pubblico, ma anche con il mondo delle istituzioni e con gli altri festival, sabato 22 luglio dalle ore 18.30 alle ore 20 si terrà la tavola rotonda “A che serve un festival?”. Il format, inaugurato lo scorso anno, viene riproposto per l’edizione XX nell’obiettivo di far conoscere gli operatori e le operatrici, confrontare argomenti e progetti comuni in un periodo di gravi difficoltà del settore culturale e cinematografico e delle istituzioni regionali pugliesi.
All’incontro parteciperanno: Enrico Bufalini, direttore dell’Istituto Luce Cinecittà; Gabriella Gallozzi, direttrice del Premio BookCiak Azione!; Cristina Fraddosio, giornalista de Il Fatto Quotidiano; Luca Bergamin, giornalista e scrittore; Lou Dematteis, fotografo e filmmaker, Esmeralda Calabria, regista e montatrice; Marco Turco, regista; Egidio Eronico, regista; Dina Manti, sindaca di Corigliano d’Otranto; Antonella Di Nocera, produttrice; Vincenzo Madaro, direttore artistico del Festival Vicoli Corti; Marta Bettoni e Maurizio Giacobbe di PerSo Festival; le autrici e gli autori invitati alla Festa. Sono stati inoltre invitati a partecipare: il presidente e assessore alla Cultura della Regione Puglia Michele Emiliano; Aldo Patruno, dirigente della Regione Puglia; Anna Maria Tosto, presidente di Apulia Film Commission; Antonio Parente, direttore di Apulia Film Commission; Cristina Piscitelli, dirigente di AFC; tutte e tutti i direttori e gli operatori culturali dei festival della rete Apulia Cinefestival Network; i rappresentanti di AFIC e del Distretto Creativo di Puglia. Moderano la giornalista Giorgia Salicandro e il direttore artistico della Festa di Cinema del reale e dell’irreale Paolo Pisanelli.

Mostre e installazioni di “Visioni del Sud”
I temi protagonisti della Festa 2023 si riflettono anche in “Visioni del Sud” a cura di Francesco Maggiore e Paolo Pisanelli, un articolato programma di residenze artistiche e percorsi espositivi diffusi nel Castello di Corigliano d’Otranto, che ha l’obiettivo di sostenere la produzione artistica contemporanea attraverso la movimentazione di archivi storici o di recente formazione, trasformando il Castello Volante in un cantiere delle arti visive e in un osservatorio sulle realtà del modo e sulle trasformazioni dei territori.
“Visioni del Sud” sarà inaugurato il 19 luglio con la Festa di cinema del reale e resterà visitabile sino al 31 ottobre 2023.

Approda in anteprima al Castello Volante “Five from one. Cinque paesi, cinque storie”, la mostra antologica del fotoreporter e film-maker statunitense Lou Dematteis, ospite speciale della Festa di Cinema del reale e dell’irreale. Dematteis dagli anni Settanta a oggi con le sue fotografie e i suoi documentari ha aperto strade, sollecitato riflessioni e rivelato verità scomode. Migliaia di chilometri attraverso i luoghi caldi del Pianeta dove “la storia accade” e la galassia di volti, comunità, luoghi celebri o dimenticati che danno corpo al racconto del mondo. Un viaggio lungo oltre quattro decenni (1972-2015) alla scoperta del reale, dai quartieri suburbani di San Francisco ai villaggi del Nicaragua, del Vietnam, dell’Ecuador, passando per i “luoghi delle radici” in Italia, per un totale di circa cento scatti rappresentativi.
La mostra anticipa in parte il progetto “A journey back. Un viaggio di ritorno”, la grande esposizione che verrà inaugurata il 6 dicembre 2023 al Museo Trastevere di Roma, dedicata esclusivamente agli scatti realizzati da Dematteis dal 1972 al 1980 durante i suoi “viaggi delle radici” in Italia.
Al tema dell’identità e del ritorno che attraversa l’opera di Dematteis, è legato anche il lavoro fotografico di Maurizio Fiorino , “Restart/Restanze”, attraverso il quale l’autore indaga la propria storia di nativo calabrese trasferitosi in seguito negli Stati Uniti.

Il paesaggio come esperienza culturale nella quale si stratificano storie e tradizioni è al centro de “Gli asini dotti”, le fotografie di Marcello Moscara che seguono il percorso di una compagnia di artisti lungo gli ultimi chilometri della via Francigena sino a Finibus Terrae, là dove un tempo i pellegrini si imbarcavano per la terra Santa.
Lo stesso tema attraversa “Respiri di pietra” di Leonello Bertolucci, un dialogo ancestrale con le presenze megalitiche salentine. Un percorso emotivo e misterioso, che dialoga con le opere del fotografo Giuseppe Palumbo. Questo è uno straordinario patrimonio di 1740 lastre realizzate dal 1907 al 1959 che ritraggono il Salento arcaico; l’archivio, di proprietà del Museo Castromediano di Lecce, è valorizzato attraverso eventi espositivi nel Castello Volante.
“In questo grande mare” di Nicola Genco è un omaggio al celebre testo di Lucio Dalla scritto alle isole Tremiti, nonché una denuncia, attraverso lo strumento della bellezza, delle derive dell’antropocentrismo.
Paesaggi interiori sono poi quelli che ritornano, variamente declinati, in “Fleur”, ceramiche di Stefania De Francesco, illustrazioni di Alessandra De Cristofaro, un viaggio onirico dal tema floreale; “Tra terra e cielo” di Viviana Casaluci, creature in ceramica concepite come rappresentazioni delle forze vitali che ci animano; “Reliquie” di Alice Graziadio, un melting pot di oggetti, figure e storie che diventano custodi di un’eterna rigenerazione; “Frange” di Elisabetta Selleri, filati intrecciati con la tecnica del macramè che danno vita a giochi di luci e geometrie misteriose; DNA, scultura di Renzo Buttazzo che offre la visione di uno spazio immaginario nuovo, plasmato sull’uomo e sulle sue percezioni.

Ai corpi e al loro movimento nella storia è dedicato “AlmanaccoHomeMovies 100”, progetto speciale della Fondazione Home Movies – Archivio nazionale del film di famiglia per ripercorrere la storia collettiva e riconnetterla all’oggi, attraverso micro situazioni tratte da film di famiglia, amatoriali e d’artista.
Torna anche nel percorso delle mostre il tema delle identità di genere nelle sue poliedriche incarnazioni. Le fotografie de “La candelora a Montevergine” di Alessandro Gattuso ritraggono il rito con il quale la comunità queer partenopea celebra da decenni Mamma Schiavona, la “Grande Madre” di femminielli e persone LGBTQ+. Mentre “Queer è ora” di Alessia Rollo, a cura di Transparent, Big Sur, 73100Gaya , racconta i vissuti che si celano dietro l’importante lavoro svolto dai centri antidiscriminazione su scala nazionale che offrono spazi e servizi a supporto della comunità queer.

Infine, all’interno del progetto Vedere l’Invisibile, è la mostra fotografica “L’immagine invisibile” con gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Corigliano Castrignano”.
Nell’ambito di “Visioni del Sud” dal 19 al 22 luglio l’artista Viviana Casaluci terrà il laboratorio di argilla meditativa “Corpo reale”, un invito a esplorare l’immagine di sé attraverso l’argilla, un medium che ha il potere di riconnettere l’essere umano con la terra e di attivare processi trasformativi.

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