Bluesalento presenta Mare tu Salentu
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Quando: 07/04/2017 ore 21:00
Dove: Taviano, Teatro Fasano (Via Donatori volontari di sangue 1)
Prezzo ingresso: 3 euro




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Venerdì 7 aprile il Multiplex Fasano di Taviano, in provincia di Lecce, ospita la presentazione ufficiale di Mare tu Salentu, nuovo lavoro discografico dei BlueSalento, in uscita per la collana editoriale Fonosfere dell’etichetta pugliese Dodicilune. Lo spettacolo, promosso dall’assessorato alle Attività culturali del Comune di Taviano, con le narrazioni teatrali a cura di Témenos Recinti Teatrali, coreografie della Scuola di Danza “Victory Dance” e la regia di Marco Antonio Romano, è imperniato sulle nove canzoni del nuovo album. Le atmosfere e i personaggi di ciascun brano creano un intreccio di emozioni e ricordi che vede in primo piano, oltre agli scenari della campagna e del mare, anche le gioie e i dolori dei protagonisti: una donna siriana dai bellissimi occhi, in fuga dalla guerra, una ragazza albanese che dispera di tornare in patria, un padre che ha perso in mare il figlio pescatore, una stella volante che tiene insieme due amanti lontanissimi, il vento che porta messaggi all’amata, l’immancabile tipo buffo dalla caratteristica ironia salentina. Il gruppo è composto da Carlo Longo (autore delle musiche e dei testi, voce, chitarra folk), Luigi Liotta (arrangiatore delle canzoni, responsabile delle incisioni, chitarre classica e folk), Salvatore Amante (tastiere e arrangiamenti), Umberto Malagnino (basso elettrico), Rosanna Schina (tamburello, tammorra e armonica), Sergio Lia (tamburelli), Massimo Liotta (chitarre classica ed elettrica), Claudia Lannocca, Eleonora Rizzo, Carmen Maruccio (voci), Edoardo D’Ambrosio (batteria, percussioni), Dario Cota (fisarmonica).

Il progetto di ricerca e sperimentazione dei BlueSalento è incentrato su alcuni punti fermi: l’adozione della lingua salentina come dimensione unica della parola e del verso; sonorità al confine fra Mediterraneo orientale e suggestioni euro-folk; una vasta produzione di nuove canzoni interamente originali e inedite. Le sonorità di “Mare tu Salentu” si presentano molto raffinate e ricercate, con intensi contributi da parte di strumentisti classici. La lingua scelta è un salentino ‘medio’, lingua franca di tutta l’area, dalle zone a influenza spagnola a quelle più marcatamente latine. La selezione delle parole per i testi è basata più su esigenze eufoniche, ritmiche e di efficacia espressiva. La lingua costituisce per il gruppo anche una scelta politica, in quanto patrimonio di una civiltà che si oppone all’assorbimento delle sue peculiarità all’interno di un quadro culturale nazionale e globale “a una dimensione”. Il salentino si conserva, si esprime, si evolve e vive nelle canzoni. Non solo rifiuta l’estinzione, ma nei ritornelli dei Bluesalento rinasce ogni giorno. Non è lingua morta, finché ci sono storie del passato e del presente da raccontare in musica. In un universo sonoro quotidiano dominato da stilemi anglosassoni, i Bluesalento invertono il senso del clichè e producono musica contemporanea non allineata, dalle suggestioni mediterranee, imponendo al prodotto popolare il valore aggiunto del mondo culturale di Terra D’Otranto.

“Chi scrive canzoni è come uno che scrive racconti, solo con meno tempo da perdere. Invece di riempire pagine fitte di vita propria e altrui, sceglie di dire quel che ha da dire in una manciata di versi”, sottolinea l’autore Carlo Longo. “Tuttavia non sono convinto che ascoltare una canzone sia più facile che leggere un romanzo. Perché in una sola riga cantata a volte devi concentrare un’esistenza intera, e questa cosa è maledettamente complicata. Non ho mai avuto paura di scrivere quel che sento di dover scrivere e non ho paura di farmi ascoltare. John Lennon e Paul Mc Cartney dissero una volta che le canzoni avrebbero cambiato il mondo”.

“Quando Carlo mi ha fatto ascoltare queste sue canzoni, ben più di dieci anni fa, abbiamo convenuto di farne un disco” ricorda l’arrangiatore e musicista Luigi Lotta. “Ne valeva la pena. Lentamente iniziò la lavorazione, interrotta poi per più di cinque anni, per cause di forza maggiore. Ma ormai il tarlo della parola data si era insinuato tra gli impegni che non potevano essere disattesi. Nel 2014, grazie a questa volontà, abbiamo deciso di completare questo lavoro, nonostante tutto. Grazie al lavoro quotidiano sul progetto, ritagliato nelle pieghe delle nostre vite a volte frenetiche, ci siamo riusciti. Volevamo creare una musica evocativa in qualche modo e in armonia con i testi e le melodie di queste canzoni venute dalla fervida penna di Carlo. Non so quanto ci siamo riusciti. Abbiamo provato a raccontare con la musica le nostre emozioni. Abbiamo avuto il piacere di ascoltare Musicisti inarrivabili riprodurre le nostre partiture e seguire le nostre indicazioni di cultori appassionati. Loro ci hanno creduto. Ci abbiamo creduto pure noi e attraverso la nostra e la loro musica, e non senza sforzi, abbiamo raccontato una parte della nostra storia”.




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