Borgo Piave in corto
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Quando: 29/07/2019 – 31/07/2019 ore 21:00
Dove: Lecce, Borgo Piave (Borgo Piave)
Prezzo ingresso: gratuito




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Da lunedì 29 a mercoledì 31 luglio, nella piccola frazione sulla strada che da Lecce conduce a Frigole, appuntamento con la quarta edizione di “Borgo Piave in corto”, una rassegna di cortometraggi e documentari organizzata dalla Parrocchia Santa Maria Goretti, all’interno della rassegna “I Dialoghi del Faro”, un ciclo di incontri itineranti su legalità e bellezza, che partiranno dalle marine di Lecce e faranno tappa lungo i luoghi della provincia, per animare il dibattito sulla cultura dell’antimafia sociale e l’educazione alla bellezza. Mentre gli adulti potranno guardare e apprezzare le recenti produzioni di Vito Palumbo, Daniele Stocchi, Mattia Epifani, Vincenzo D’Arpe (lunedì 29 luglio ore 21 – ingresso libero), Nicola Sorcielli, Giuseppe Zampella, Alessio Lauria, Gaetano Mangia e Luca De Paolis (martedì 30 luglio ore 21:15 – ingresso libero) e Daniele De Michele (mercoledì 31 luglio ore 21:15 – ingresso libero), i più piccoli potranno partecipare a laboratori tematici dell’associazione Fermenti Lattici per Storie cucite a mano, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Lunedì 29 luglio (ore 21 – ingresso libero) la prima serata, dopo una breve presentazione, prenderà il via con “U Muschittieri” di Vito Palumbo. Palermo, 1946. Giovanni è un bambino di sette anni, con la passione per “I tre moschettieri” e una terribile paura del buio. La vigilia dell’Immacolata, suo padre Arturo gli svela in anteprima lo splendido presepe di famiglia. Giovanni rimane impressionato dal “Guercio”, inquietante statuina, raffigurante un pastore dalla faccia rubizza e dall’aspetto minaccioso. A seguire “Stai Sereno” di Daniele Stocchi. Marco è senza lavoro da troppo tempo ed è ormai in preda allo sconforto. Un giorno decide di chiamare l’unica persona che potrebbe aiutarlo, suo fratello Andrea, trasferitosi da diverso tempo nel nord Italia. Alle 22 sullo schermo “Et in Terra Pacis” di Mattia Epifani. I lavori di ristrutturazione del Regina Pacis di San Foca, in provincia di Lecce, il più grande centro di permanenza temporanea d’Italia, riportano alla luce i segni indelebili di un passato fatto di violenze e soprusi, che riemerge a distanza di anni per liberare per sempre vittime e carnefici dall’oblio. In chiusura “Edoardo”, breve documentario frutto del progetto Motore ciak azione a cura di Vincenzo D’Arpe che racconta la vita dell’artista Edoardo De Candia, una figura che ha caratterizzato le vie del capoluogo salentino.

Martedì 30 luglio (ore 21:15 – ingresso libero) si parte con Moby Dick di Nicola Sorcinelli che racconta la storia di un piccolo rugginoso peschereccio orfano del proprio capitano, che sa bene cosa significhi solcare quelle acque alla ricerca di un domani. Alla ricerca di un futuro. A seguire Scena Madre di Giulio Guerrieri. Due giovani attrici sul palcoscenico di un teatro, che a volte si alterna con il palcoscenico della vita, si ritrovano ad affrontare, con percorsi diversi, i drammi della persona, dell’attore e del personaggio. I personaggi di Ermione e Nina si fondono con il desiderio di rivelare la persona, la propria identità, il proprio nome, la propria storia, legata a impegni civili e di memoria. Subito dopo sullo schermo A Mezzanotte di Alessio Lauria che parla di Tommaso, un uomo di trent’anni. Sfortunatamente è pieno di esplosivi e sta entrando in un posto affollato pronto a farsi saltare in aria, fino a incontrare Lisa, la donna con cui ha vissuto la più importante storia d’amore della sua vita. La seconda serata si concluderà con Aria prima di Gaetano Mangia e Luca De Paolis. Estate, provincia di Brindisi. La serenità della famiglia Alfieri è destabilizzata da una tragica notizia che riguarda il padre; Mario scopre, dopo aver fatto degli esami clinici, di essere gravemente malato e di dover subire un’operazione d’urgenza. In un intreccio di stati d’animo ognuno dei personaggi dovrà affrontare la propria sfida personale. Sarà il “respiro” il vero collante emotivo della famiglia, l’apnea la metafora di uno spazio puro, i sogni, distorti dalla malattia, lo spettro emozionale.

Mercoledì 31 luglio (ore 21:15 – ingresso libero) Daniele “Donpasta” De Michele presenterà “I Villani”, documentario prodotto da Malìa in collaborazione con Rai Cinema e distribuito da ZaLab presentato in anteprima alle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia 2018. La cucina popolare italiana, amata e imitata in tutto il mondo, sta morendo. Ma in tanti provano a salvarla. Il film segue quattro personaggi dall’alba al tramonto, da inizio a fine giornata di lavoro. Il passare delle ore scandisce la presentazione di ogni personaggio. Li si vede inizialmente nei loro spazi, nelle loro mansioni, per poi addentrarsi nelle loro difficoltà quotidiane. Al calar del sole emerge la soluzione, attraverso la loro etica, il loro sapere, la comunità che creano, l’eredità che lasciano. Sono stati scelti quattro personaggi che potessero rappresentare la cucina italiana, rispettando le varie caratteristiche che la compongono: Nord e Sud, uomini e donne, giovani e anziani. Quattro “villani” che parlano di agricoltura, pesca, allevamento, formaggi e cucina familiare. Quattro personaggi che nel loro fare quotidiano rappresentano la sintesi delle infinite resistenze e reticenze ad adottare un modello gastronomico e culturale uguale in tutto il mondo. Quattro personaggi con le loro famiglie per poter verificare se la cucina italiana sia ancora un patrimonio vivo, se il passaggio di informazioni tra generazioni esiste ancora, se la cucina italiana così come l’abbiamo ereditata si salverà o scomparirà. A seguire frisellata con i prodotti della Cooperativa Agricola Terrae Ficulae, vino di Libera Terra di Puglia e musica dal vivo.

La rassegna Borgo Piave in corto è realizzata nell’ambito del progetto “Fari di Comunità”, finanziato dalla Regione Puglia attraverso l’Avviso pubblico 2/2017 “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale”. Il progetto persegue l’obiettivo di promuovere il valore della legalità attraverso la sperimentazione di idee e progetti innovativi sui beni confiscati alla mafia lungo il litorale delle marine leccesi, da destinare a cantieri di innovazione sociale: sono questi i “Fari di Comunità”, luoghi simbolo della rigenerazione urbana e della coesione sociale, in cui far crescere il talento delle giovani generazioni. Il progetto “Fari di Comunità” è promosso e gestito dall’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) costituita dalla Cooperativa Sociale L’Amicizia (ente capofila), Comune di Lecce, Casa Circondariale di Lecce, CCIAA – Camera di Commercio Industria, Artigianato, Agricoltura di Lecce, Istituto Tecnico “G. Deledda” di Lecce, Fondazione Le Costantine, Caritas Diocesana di Lecce, Parrocchia Santa Maria Goretti di Frigole e Cooperativa Sociale Piano di Fuga.




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