“Avete mai confuso il sogno con la vita? O nascosto qualcosa come un ladruncolo qualsiasi? Vi siete mai sentiti impauriti come davanti ad una strega? O creduto che i vostri oggetti come per magia si muovessero e invece erano fermi? Forse aveva ragione mia madre. Forse sognavo e basta. Forse erano gli anni ‘80. O magari ero o mi sentivo una Cenerentola.”
La bontà che diventa identica alla cattiveria, quando presume di sapere ciò che è giusto o sbagliato, quando non riesce a lasciare spazio per vivere. Ripercorrendo i passi di Cenerentola, incontrando i personaggi della storia che si animano nella sua stanza e che prendono sostanza, forma e colore dalla tappezzeria delle pareti e dagli oggetti di uso quotidiano, la protagonista gioca, sogna e modifica la sua vita. La fiaba suggerisce una via di uscita: quale che sia il contesto difficile che si vive, il domani, si può essere certi, porta sorprese. Ed è per questo che vale la pena tentare, sognare, per incontrare i mille fatti del caso e della realtà.
Con Annarita De Michele, Maria Pascale, Luigi Tagliente, Paolo Gubello
Regia, scene e luci Michelangelo Campanale
Drammaturgia Katia Scarimbolo
Assistente alla regia Antonella Ruggiero
Costumi Maria Pascale, Gabriella Vino
Costruzione scene Sebastiano Cascione
Consulenza fonica Luca Ravaioli
Tecnico luci Tea Primiterra