All’Ombra del Barocco di Lecce si conclude il viaggio musical gastronomico del Rudiae Blues Festival, diretto dal violinista e compositore Alessandro Quarta. Giovedì 27 aprile  ultimo appuntamento con il concerto del quartetto guidato da Enrico Bevilacqua, bassista di forte estrazione funk e considerato da subito uno dei migliori groover italiani, con la partecipazione del sassofonista abruzzese Max Ionata e con un piatto di spaghetti all’amatriciana. Il festival – tra musica ed enogastronomia – ha ospitato cinque concerti da gustare con l’accompagnamento di piatti, vini e birre della tradizione italiana. Alla fine di ogni concerto, infatti, gli chef del ristorante propongono una ricetta tipica del territorio di origine dei musicisti.

Classe 1985, Enrico Bevilacqua brucia le tappe da giovanissimo e a 19 anni esordisce con il chitarrista calabrese Franco Vinci. A 22 inizia la sua collaborazione con il cantante italiano Giò Di Tonno suonando ed esibendosi insieme a lui in tutti i teatri e le piazze più importanti d’Italia e d’Europa fino al 2014. Nel 2008 fonda la “Natascia Bonacci Band”, che si distingue per il sound potente e coinvolgente in cui collaborano i migliori musicisti internazionali capitanati dalla omonima cantante calabrese Natascia Bonacci. Enrico Bevilacqua collabora con musicisti molto importanti e suona con Harlem Groove, capitanati da Patches Stewart insieme a Derrick Mckenzie, batterista storico di Jamiroquai. Dal 2015 è Endorser Ufficiale Mark Bass. Nel febbraio 2016 è ospite di Patches Stewart in uno dei festival più importanti del Mondo diretto da Marcus Miller e David Sanborn, lo Smooth Jazz Cruise. Dopo l’incontro con Music Force, pubblica per l’etichetta teatina il suo primo album da solista “Brooklyn”, un lavoro di 6 tracce con featuring importanti.

Classe 1972, Max Ionata ha conquistato in pochi anni l’approvazione di critica e pubblico riscuotendo sempre grandi successi in Italia e all’estero. Ha all’attivo la pubblicazione di oltre settanta dischi e collaborazioni con musicisti italiani ed internazionali, risultando uno degli artisti italiani più apprezzati all’estero, in particolare in Giappone. Ha suonato nei più importanti jazz club e jazz festival al mondo e collabora stabilmente con alcuni dei migliori musicisti della scena internazionale. Si è esibito in Giappone, Cina, Olanda, Inghilterra, Francia, Polonia, Spagna, Portogallo, Serbia, Svizzera, Danimarca, Germania, Emirati Arabi, Kuwait, Perù, Stati Uniti d’America.