Franco Chirivì in concerto
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Quando: 27/12/2019 ore 21:00
Dove: Galatone, Officine 17 (Via Madonna delle Grazie)
Prezzo ingresso: non disponibile




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Venerdì 27 dicembre (ore 21 – Info e prenotazioni 0833603032 – 3937956534) alle Officine 17 di Galatone, in provincia di Lecce, appuntamento con la presentazione di “Nas Cordas”, nuovo progetto discografico del chitarrista salentino Franco Chirivì, prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store on line da Believe Digital. “Nas Cordas” è un personale e doveroso omaggio alla musica popolare brasiliana, scaturito da una profonda e pluriennale passione. Il progetto dal vivo è reso possibile grazie all’incontro e alla collaborazione con l’artista fasanese Gianni Rotondo, cultore del patrimonio musicale brasiliano, già presente (chitarra e voce) sul disco nel brano “Carinhoso”.

Franco Chirivì è chitarrista e compositore di natura eclettica, si cimenta nel corso degli anni in diversi generi musicali e in numerose collaborazioni in diversi ambiti e stili come il pop (Franco Simone, Renato Zero, Noa, Massimo Ranieri, Gegè Telesforo), il jazz (Guido Pistocchi), la Black Music (Osunlade), il funk (Gabriele Poso), artisti con i quali ha registrato numerosi cd e tenuto concerti in Italia e all’estero (Londra, Berlino, Montecarlo, Amsterdam, Istanbul, Toronto, ecc.). “Franco Chirivì è un chitarrista con uno stile molto caldo e personale. Il suo modo di suonare e gli arrangiamenti di queste classiche canzoni brasiliane sono molto belli”, è il lusinghiero pensiero del chitarrista e compositore statunitense Mike Stern che arricchisce il booklet. La tracklist del disco propone “Senhoras do Amazonas” di João Bosco, “Let Me Go” di Ed Motta, Chico Navarro e Mike Ribas (ispirata dalla versione di Eliane Elias), “Agarradinhos” di Roberto Menescal e Rosàlia De Souza, “Carta de Pedra” (ispirata dalla versione di Marco Pereira), “Catavento e Girassol” e “Rio de Janeiro” di Guinga e Aldir Blanc, “Beija Flor” di Nelson Cavaquinho, “Carinhoso” di Pixinguinha, “Maria Ninguem” di Carlos Lyra, “Valsa da Noite” di Mario Sêve. “Sentire propria una musica che viene da lontano vuol dire riconoscersi nelle emozioni che essa esprime. Non è stato necessario, per me, comprendere le parole per capirne il messaggio: la musica brasiliana si esprime compiutamente attraverso il ritmo, la melodia e l’armonia, che sono d‘altra parte gli elementi fondamentali della musica”, sottolinea nelle note di copertina Chirivì. “Attraverso il suono della chitarra il disco mira a catturare quell’accordo di emozioni e sentimenti – a volte in “tensione” tra loro – che questa musica riesce a far convivere in armonia e bellezza. Un insieme tra nostalgia, malinconia e felicità”, prosegue. “L’uso di chitarre di diverse tipologie nasce dall’esigenza di esprimere e valorizzare ogni brano nel rispett o della propria identità sonora”.




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