Lo spettacolo attraversa la storia di alcuni personaggi del teatro e della letteratura e le varie epoche in cui hanno preso forma, cogliendo gli aspetti della vita dell’uomo quali l’essere, l’apparire, l’amore. Nella prima parte un omaggio all’amicizia della terra d’Abruzzo con i suoi personaggi: “L’Abruzzo ha dato loro un angolo di terra, uno spicchio di cielo, una distesa di mare; ha donato il fruscio dei suoi uliveti, l’odore di una salsedine indimenticabile, la trasparenza di un’acqua verde solcata da variopinte ‘vele latine’, la spontaneità della sua gente semplice, ma devota – dichiara Cavuti – scontri e incomprensioni di gente forte, che sa poi comprendere, perdonare e dimenticare”.Lo spettacolo e’ un omaggio ad artisti quali D’Annunzio, Michetti, Tosti, Silone, Flaiano, Cicognini, Henry Mancini. Il messaggio di difesa della vita, che va assaporata nella sua beatitudine e ammirata nella sua bellezza, sara’ il tema della seconda parte dello spettacolo intriso di “tragico e umoristico”.
Scritto e diretto dal musicista Davide Cavuti, frutto della collaborazione del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa) con la Stefano Francioni Produzioni.