Ruotando il caleidoscopio di “Verso le alchimie. Il teatro nelle distillerie”, il 2 settembre a San Cesario di Lecce presso le Distillerie De Giorgi incontriamo il Centro Diaghilev in “La favola de Zoza”, di e con Paolo Panaro, accompagnato da un trio musicale.

La favola de Zoza è un libero adattamento di alcune fra le più belle pagine de Lo Cunto De Li Cunti di Gianbattisata Basile, il più antico libro di favole europee. Tre favole raccontate per mezzo di una lingua fantasiosa, spregiudicata, coltissima. Un vero e proprio delirio barocco innestato sul modello arcaico del narrare intorno al fuoco. Un piccolo ensemble di musica antica (violino barocco, spinetta e voce), che riprende alcuni brani del primo ‘600, commenta e fa da contrappunto alle divertenti vicende raccontate ne La favola de Zoza, malinconica principessa che non sorride mai, tra inganni, punizioni e magie di fate.

È quella di Panaro una forma assoluta ed unica di rappresentazione, generata da un percorso di studio ed esperienza trentennale, frutto di una scelta coraggiosa e precisa, percorrere questo lungo viaggio nel mondo della letteratura di ieri e di oggi: poemi, favole e romanzi, quasi un rito scenico, un lavoro caparbiamente concentrato sulla forza della parola che diventa suono, sulla poesia che prende corpo in scena, sulla capacità ammaliatrice che essa ha sul pubblico. Nel rispetto profondo per la parola scritta, Panaro, si propone come semplice e fedele interprete dei grandi capolavori; mestiere, corpo e voce generano la magica fascinazione del narrare.