Con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Ciotti, Gabriele Giaffreda, Desirée Noferini
Adattamento e regia UGO CHITI
Arpagone, classica figura del vecchio taccagno incallito protagonista della commedia, usa tutto e tutti, figli compresi, per accumulare e moltiplicare il suo danaro. Avremo dunque progetti di matrimoni (mal) combinati, equivoci a non finire, amori segreti, prestiti al limite dello strozzinaggio, un furto clamoroso di ben diecimila ducati d’oro e un lieto fine dove amori e denari troveranno i rispettivi, più giusti, destinatari. Nell’opera si accentuano implicazioni psicologiche, si allungano ombre paranoiche, emergono paure e ossessione assolutamente “moderne”. Amaro e irresistibilmente comico, L’avaro molieriano riesce a essere un classico immortale e nello stesso tempo a raccontarci il presente senza bisogno di trasposizioni o forzate interpretazioni.