Racconto di Natale è una festa di comunità, che abbraccerà il Castello di Corigliano d’Otranto e l’intero borgo, animandolo con artisti di strada e musiche natalizie in filodiffusione, un mercatino dell’artigianato di qualità e del gusto, con luminarie natalizie, con le sonorità e i canti della tradizione natalizia, con un racconto teatrale itinerante sulle favole della tradizione grika.
Perchè il griko, la nostra lingua? Perchè non sono parole di un vecchio manoscritto che a fatica si impara a decifrare; né parole scolpite sopra un’antica lastra di pietra, su di un muro, in una grotta. La nostra lingua è voce, voce soltanto.
È la voce che abbiamo succhiato dal seno di nostra madre, che ci accompagnava a letto con i suoi racconti; la voce che ci insegnava le canzoni e le preghiere; la voce dell’ulivo, del fico, la voce del focolare.
Ricordate il focolare dove si friggevano i dolci per Natale? E il braciere? Si accendevano prima i rami secchi, fuori, al vento, perché s’alzasse una grande fiamma ed i carboni diventassero di fuoco. Quante storie ci si raccontava, quelle sere d’inverno, lì intorno al braciere.
La nostra lingua è come il fuoco: ci ha riscaldato la vita. Ma poi nessuno ha messo più ramoscelli, nessuno ci ha soffiato sopra perché la fiamma s’alzasse un po’ e adesso si è spento.
Che rimane? Un po’ di cenere, un mucchio bianco: se proviamo a rivoltarlo, ecco che vien fuori una scintilla, una timida fiammella. È quella fiamma che vorremmo portaste via con voi.
Racconto di Natale è un invito a farsi portare lontano nella fantasia e indietro nel tempo dal racconto, dalle sonorità di una lingua ancora non perduta in mezzo al frastuono moderno. È un ritorno al valore delle piccole cose, ad un mondo semplice e fiabesco, è la magia di un ritorno alla purezza dell’infanzia, che solo il racconto delle favole popolari può ancora operare.