La “Sagra del Peperone”, giunta alla 38^ Edizione, è una delle più antiche del Salento e trova la sua ragion d’essere nella produzione e vendita dell’ortaggio che, per un certo periodo della storia di Acquarica di Lecce, è stata la principale occupazione dei contadini locali. Il prodotto non era commercializzato solo localmente ma anche nei mercati del nord Italia ed anche esportato. La coltivazione e la commercializzazione del peperone ha contribuito non poco a migliorare le condizioni sociali ed economiche del paese, determinando, ad esempio, la drastica diminuzione del fenomeno della emigrazione e consentendo anche la elevazione culturale delle nuove generazioni. Forse per una forma di gratitudine verso questo “prezioso” ortaggio, è nata, quasi per caso, ma per volontà popolare, la tradizione di festeggiarlo. Inizialmente furono organizzate delle “Gare gastronomiche”, durante i festeggiamenti in onore del protettore del paese “San Gregorio Nazianzeno”. In tali occasioni venivano preparate pietanze a base di peperoni, presentate poi ad una commissione per la decretazione del vincitore. Ma è dal 1978 che, con la 1^ edizione della sagra popolare “LU PIPIGIALLU TE ACQUARICA” si dà inizio al ciclo della “Sagra del Peperone” nella sua configurazione attuale. Oggi le pietanze a base di peperone, preparate dalle sapienti mani delle donne di Acquarica, sono offerte alla degustazione della gente tutta, unitamente ad altri prodotti della campagna locale, in collaborazione con le realtà commerciali locali.