L’idea di “sogni e ombre” si sviluppa partendo da un progetto di Chiara Papa esistente dal 2012, “(donne)”, che racconta, in musica, la vita di donne straordinarie, siano esse simboli, archetipi o figure reali. La Madre, la Guerriera, la Sognatrice, prendono forma attraverso le figure di Chavela Vargas, Amalia Rodriguez, Mercedes Sosa o si ritrovano in brani antichissimi della tradizione sefardita, zingara, balcanica. Un viaggio attraverso luoghi ed epoche diverse, all’interno del vasto universo femminile.
L’incontro artistico tra Chiara Papa e Chiara Marangio ha portato un confronto tra il progetto della prima e le ricerche della seconda che riguardano il lato “oscuro”, magico e misterioso delle donne . Da questo connubio nasce un cammino verso la riscoperta della parte selvaggia che risiede in ognuno di noi, quella che sfugge al controllo razionale ma che rappresenta la nostra più profonda e vera essenza, il “fango primordiale” che ci sporca ma ci nutre, che scalpita per poter uscire e liberarsi dalle briglie strette della quotidianità e del “buon costume” generale.
“Sogni e ombre”, dunque, prende spunto dal progetto iniziale e si articola su un sentiero a sé stante, carico di suggestioni e riferimenti all’ universo magico, oscuro e onirico delle donne e della Donna che è in ognuno di noi, anche nell’Uomo-
Universo nel quale esploreremo il rapporto con se stessi, con le proprie contraddizioni ma anche con le forze che provengono dall’esterno. Il sentiero di “(donne)” tenta di arricchirsi dunque di sfumature musicali che richiamino una ulteriore e più profonda saggezza prottettiva antica, un istinto “talismano”, un dialogo con i propri demoni ma con uno sguardo vigile alla Luna. Una Luna che racchiude in sé il simbolo di rinascita, di intuito, di femminilità.
Il repertorio spazia da brani portati al successo da Chavela Vargas, Mercedes Sosa, Amalia Rodriguez passando attraverso brani tratti dalla tradizione popolare balcanica sino alle canciones sefarditas. Musica antica, eterna, selvaggia, svincolata da particolari regole e dettami, e che proprio per questo motivo racchiude in sé un’energia che cerca di emergere in maniera pulita, senza eccessive sovrastrutture. Per restare fedeli a tale intento, le esecuzioni sono arricchite dalla pratica improvvisativa e da composizioni originali scritte dalle due artiste che continuano con entusiasmo a cercare altre affascinanti storie che aspettano di essere raccontate.