Ogni tanto capita che gli dei dell’olimpo si incontrano di nuovo. Magari in occasioni speciali, come quella di domenica prossima, 24 luglio, alle Cave di Gallipoli, quando i 2 mostri sacri della techno mondiale che rispondono ai nomi di Carl Cox e Joseph Capriati divideranno la console di un’evento de Il Grido Festival che segna una pagina importante della storia del clubbing pugliese e che proclama Gallipoli come capitale italiana estiva della techno.
Il primo è uno dei pionieri della musica dance mondiale. Classe 1962, originario di Barbados, formatosi musicalmente a Brighton negli anni dell’esplosione dell’acid house. Carl Cox, il mago dei tre piatti (soprannome che la dice lunga sulle sue abilità alla console) è oggi dj, produttore, proprietario di due etichette, antesignano e re indiscusso del panorama techno del mondo intero. L’altro, invece, è l’attuale enfant prodige.
Acclamato dalle riviste internazionali di settore che l’hanno piazzato al numero uno in una recente classifica dei dj più famosi (sorpassando nomi ben più austeri e consolidati), a soli 28 anni Joseph Capriati, originario di Caserta, ha già suonato nei più importanti club e festival mondiali, ascendendo in brevissimo tempo a una fama che, giovanissimo, l’ha già eletto tra i mostri sacri della nuova scena techno.
Due nomi che gli appassionati del genere non vorranno perdere, per la prima volta insieme nel Salento per uno degli eventi più attesi dell’estate e che ha già fatto parlare di sé mezza Italia a giudicare dalle prenotazioni arrivate già da diverse settimane alle infoline telefoniche e web di Musica e Parole. Un super party che annuncia l’inizio vero e proprio della parte più hot della stagione dei grandi club gallipolini, decretando, anche per quest’anno, il primato della città bella su tutto il resto della penisola italiana.